Il tappeto ha origini orientali e risale forse al quinto secolo, ai tempi dei Persiani e dei Selgiuchidi. Secondo Wikipedia il più antico tappeto al mondo risale al cinquecento avanti Cristo ed è noto come il “Tappeto di Pazryk”. La popolarità di questo accessorio risiede nelle ricche trame di Damasco che anche lo stesso Tintoretto riportò nei suoi dipinti.
La produzione più fiorente è sempre stata quella indiana perché legata ad un utilizzo culturale che non ha niente a che fare con la mera decorazione della casa tipica dell’occidente. Noi li utilizziamo per arricchire un ambiente o per tenere puliti i pavimenti con i cosiddetti zerbini da doccia o da ingresso. La verità è che il tappeto è molto più di un semplice tessuto da calpestare al posto del pavimento ma non sempre questo si addice con tutte le case. Vediamo il perché.
Perché amare i tappeti?
Chi vive in un condominio sa bene quanto possa esser frustrante ascoltare i passi dei tacchi della vicina del piano di sopra o il lancio di giocattoli da parte di bambini vivaci e ingestibili. Ebbene in questi casi il tappeto ammortizza qualsiasi rumore e lascia un po’ di sollievo a chi vive sotto di noi, soprattutto se il rapporto è piuttosto teso. Ma non solo! Il tappeto riscalda gli ambienti ed è il miglior compagno di giochi e coccole dinanzi alla TV, magari con un po’ di cibo spazzatura da sgranocchiare.
Insomma i tappeti conferiscono calore alla stanza ma non solo in termini di temperatura! Essi sono in grado di creare confort e sicurezza ma anche eleganza e raffinatezza. Difatti esistono infinite varietà di tappeti tra cui scegliere che possono essere declinati ad una coloratissima cameretta o ad un soggiorno moderno di gran classe. Quindi i tappeti sono elementi irrinunciabili che decorano e riempiono l’ambiente con il giusto tocco di colore e vivacità.
…e perché detestarli?
Al tempo stesso sono veri e propri raccoglitori di sporco, soprattutto se in casa c’è un cane o un gatto. Gli animali li prendono di mira per i loro giochi e spesso anche per i bisogni mentre gli ospiti ci camminano sopra con le suole sporche senza curarsi troppo del tuo volto contrito dal dolore. Se c’è un motivo per detestarli, quindi, quello è proprio la sporcizia che accumulano e l’impegno che richiedono nel pulirli quotidianamente.
Ci sono poi i tappeti da doccia che, probabilmente, sono stati progettati per creare un parco acquatico in bagno anziché prevenire allagamenti. Il motivo? A qualche umano non è chiaro il funzionamento di questo curioso rettangolo di tessuto sul quale andrebbero poggiati i piedi bagnati e puliti dopo la doccia. Per qualcuno il tappeto da bagno è un semplice elemento poggiato a terra e sul quale si può camminare anche indossando le scarpe! Orribile, vero?
Dove utilizzarli?
Per tutte queste ragioni il tappeto va utilizzato solo laddove sia davvero utile e non controproducente. Per esempio sotto un bel tavolo da soggiorno o a corredo di un bel divano il tappeto è una meraviglia per gli occhi! Lo stesso vale per il tappeto all’ingresso dell’abitazione o per quello nelle immediate vicinanze del giardino. Idem per la doccia ma a patto che ci siano persone disposte a toglierlo una volta terminate le proprie cose in bagno.
Dove non hanno alcun senso?
Negli stessi identici posti appena menzionati. Non hanno senso i tappeti in bagno quando non ci sono inquilini disposti a non camminarci sopra con le scarpe sporche, rendendo la doccia del malcapitato un film dell’orrore. Non hanno alcun senso in una casa dove il gatto o il cane si dilettano a lasciare pelo proprio sul tappeto appena ripulito. Lo stesso discorso vale per quei punti di passaggio dove gli ospiti devono necessariamente camminare con tacchi e suole sporche, magari quando fuori piove e nevica. Insomma i tappeti servono per dare lustro ad una casa e per trattenere lo sporco esterno ma devi anche essere consapevole che sono un impegno di pulizia in più. Tu da che parte stai? Pro o contro?