Spesso e volentieri crediamo che una parete rivestita con la carta da parati debba rimanere così “per sempre”. E nella scelta della fantasia e dei colori, proprio per questo tendiamo ad andarci cauti evitando di osare troppo con le fantasie. In realtà, i materiali delle carte da parati contemporanee, come per esempio il tessuto-non-tessuto, semplificano di molto la posa e la rimozione del rivestimento, e l’ampia scelta in fatto di motivi rende più facile la possibilità di cambiare look anche a distanza di tempo.
Per quanto riguarda la personalizzazione, la stampa digitale reinventata in chiave tappezzeria offre molte possibilità. Oltre ai soggetti proposti dalle aziende, spesso su queste pareti si possono affiggere immagini proprie, che raccontano per esempio un particolare momento di vita vissuta o che ritraggono una semplice illustrazione. Ma in molti, avendo l’opportunità di personalizzare la carta da parati con qualcosa di fortemente personale, tendono ad optare per il ritratto di uno o più componenti della famiglia che abitano quei locali.
E poi c’è la gigantografia, che ritorna prepotentemente in auge nelle tendenze 2017. Arricchita da dettagli artigianali o impreziosita con elementi pop, questo stile diventa a tutti gli effetti un complemento d’arredo capace di reinventare totalmente gli spazi: se prima nell’aria c’era puzza di convenzionalità, con una gigantografia ad hoc lo scenario diventa decisamente più eclettico!
Per gli amanti del genere, che non riescono proprio a resistere alla tentazione di rivestire anche ciò che normalmente non diventa oggetto di rivestimento, oggi è assolutamente possibile fare qualcosa anche per il soffitto, decorandolo magari con della carta da parati mirata. Sul mercato si trovano delle proposte studiate ad hoc per il soffitto, soluzioni che riproducono con ironia i motivi dei cassettoni lignei e gli stucchi ornamentali.
Al di là del soffitto, c’è un altro aspetto che spesso è difficile da trattare con la carta da parati: il bagno. Anche su questo fronte però non ci sono più problemi di sorta, visto e considerato che ormai in commercio si trovano degli speciali rivestimenti murali impermeabili, ottimi da far convivere in un ambiente in cui si usa parecchio l’acqua (pensate che alcuni sono stati pensati per foderare persino la doccia!).