Lo stile coloniale strizza l’occhio all’etnico e allo stile rustico e, ancora oggi, viene scelto come stile di arredo, soprattutto nelle case di campagna, come soluzione preferita da chi è alla ricerca del sapore dell’antico, ma senza rinunciare a un tocco di modernità.
Si ispira agli interni delle case dei coloni europei durante il periodo in cui stavano colonizzando nuove terre, in particolare nelle Americhe, tra il XV e il XIX secolo.
Questo stile ha influenze provenienti da varie culture, come quella inglese, olandese, spagnola e portoghese, a seconda della regione colonizzata.
A caratterizzarlo è la contaminazione: elementi d’arredo dal design classico, tipici delle abitazioni dell’era coloniale, si intrecciano con materiali, tessuti e influenze contemporanee provenienti da diverse culture.
Caratteristiche dello stile coloniale
Lo stile coloniale ha diverse declinazioni, fa ampio uso di materiali naturali come il legno, la pietra e il ferro battuto.
Per i mobili sono usati soprattutto legni scuri, come il mogano e il ciliegio. Mentre, per i colori si prediligono tonalità calde, neutre e terrose con sfumature di marrone, beige, grigio e bianco.
I mobili in stile coloniale sono spesso massici e robusti, con lavorazioni manuali, dettagli intagliati o decorazioni elaborate, che possono variare in base all’influenza coloniale specifica.
Per quanto riguarda i tessuti, sono molto comuni il lino, il cotone e la lana per le tende, i cuscini e la tappezzeria.
Gli elementi decorativi spesso richiamano la natura, con motivi floreali, foglie, animali e altri dettagli ispirati al mondo naturale. Lampade e lampadari sono realizzati in ferro battuto o ottone, con design classici e dettagli ornamentali.
Tipologie di stile coloniale
Come anticipato, lo stile coloniale ha diverse inclinazioni ma, sono tre le influenze principali nel settore dell’arredamento:
- Stile coloniale americano: mobili in legno dalle forme imponenti, solidi ed affascinanti, colori avvolgenti, design essenziale e dettagli raffinati, caratterizzano l’arredamento in questo stile. Presenta molte affinità con l’estetica dell’arredamento etnico, con una palette di colori ispirata alle tonalità della terra. Tra le sfumature predominanti spiccano il rosso scuro e il bordeaux, accanto a toni neutri come il beige e il colore panna.
- Stile coloniale africano: è l’emblema dell’eccentricità, con mobili imponenti e sontuosi. In una casa stile coloniale con questa influenza è frequente trovare lampade da terra, specchi imponenti alle pareti o ventagli, piatti ornamentali e, perfino, corna di animali selvatici.
- Stile coloniale orientale: caratterizzato da mobili con linee classiche ed elementi decorativi tipici della tradizione orientale. Sono utilizzati soprattutto materiali come il teak, il bambù e i legni esotici, e gli ambienti sono arricchiti con tessuti pregiati.
Arredare l’esterno in stile coloniale
Lo stile coloniale può essere scelto anche per arredare gli spazi outdoor come il giardino o la terrazza, l’importante è trovare gli arredi giusti e bilanciare gli altri elementi decorativi.
Mobili in rattan o set di arredo da giardino in bambù, sono i più indicati, non solo perché richiamano le caratteristiche tipiche dello stile coloniale, ma perché i materiali sono in grado di resistere bene alle intemperie.
Chi possiede un porticato chiuso o una terrazza coperta, può creare un angolo outdoor in stile coloniale aggiungendo dei mobili in legno come una cassettiera, una panca o delle sedute e decorare con cuscini di lino.
Insomma, questo stile può davvero adattarsi a qualunque contesto indoor e outdoor, l’importante è conoscerne bene le caratteristiche e le influenze, in modo da poter scegliere correttamente i mobili, i colori, i materiali e gli elementi decorativi.
Case rustiche e di campagna, sono quelle dove è più frequente trovare design e arredo coloniale, ma oggi, anche negli appartamenti in città, tante persone scelgono con maggiore frequenza di arredare la propria abitazione seguendo l’influenza e i dettami di questo stile.