Accendere il camino a legna durante l’inverno è sicuramente molto piacevole. Quando le temperature si abbassano, rilassarsi davanti al caldo tepore della fiamma che arde, è davvero una grande fortuna.
C’è da dire però che riuscire a far partire il fuoco nel camino, non è sempre semplice, soprattutto se è la prima volta che si tenta di accenderlo.
La prima cosa da fare è provvedere alla pulizia del camino prima dell’inizio dell’inverno. Per poter lavorare correttamente, bisogna rimuovere tutta la cenere rimasta al suo interno dall’ultimo utilizzo.
In generale, bisogna spazzare il camino e la canna fumaria, ogni anno, a fine inverno, se viene utilizzando spesso. Se invece viene acceso di rado, si può provvedere alla pulizia approfondita anche una volta goni 2-3 anni.
Accendere il fuoco nel camino: come procedere
È importante che la legna da ardere sia secca, asciutta e dura, solo così potrà bruciare bene e non produrre troppo fumo.
Servono poi dei rametti, schegge, pigne e bastoncini molto sottili. Tutto ciò che serve per facilitare l’avvio del fuoco.
Apri la canna fumaria almeno mezz’ora prima di accendere il fuoco, servirà a far in modo che il fuoco ricevuta l’ossigeno sufficiente ad avviarsi e a mantenersi vivo.
Come sistemare la legna
Per accendere il camino a legna con facilità, devi partire dal realizzare una base con pigne, rametti, trucioli e legna molto fine, sulla quale disporre dei grossi ceppi di legno duro a forma di piramide.
Questa disposizione fa in modo che ci sia abbastanza aria in mezzo ed evita che il fuoco si soffochi. Non devi comprimere troppo la base, perché è quella da cui parte la fiamma.
Quest’ultima deve accendersi e ardere lentamente per dare il tempo necessario ai ceppi di legno duro di incendiarsi.
Per accendere la base, puoi utilizzare della carta, oppure, una tavoletta di accensione, o della diavolina, posizionata anche in mezzo ai rametti.
Quando il fuoco sarà acceso, dovrai fare in modo che la fiamma si mantenga sempre bella vita, aggiungendo gradualmente della legna, man mano che ne hai bisogno.
Consigli utili per accendere il camino velocemente
Ti abbiamo spiegato come posizionare la legna e preparare la base per accendere il camino. Ma come fare se non riesci a far partire il fuoco, nonostante tutti gli accorgimenti? Ci sono alcuni trucchi o meglio, scorciatoie che possono accelerare l’accensione.
Oltre alle tavolette accendi-fuoco che trovi nei negozi specializzati, puoi utilizzare dei tappi di sughero. Probabilmente non lo sapevi, ma il sughero brucia molto lentamente, questo permette alla legna di accendersi con i tempi giusti.
Per un effetto ancora più duraturo, puoi immergere i tappi nell’alcol e lasciarli in infusione per circa un mesetto. Quando li utilizzi, però, fa attenzione, perché il sughero avrà assorbito tutto l’alcol, che brucerà molto velocemente.
Puoi anche accendere il camino direttamente coi fiammiferi, ti basta avvicinarli ai rametti più sottili e attendere che questi rendano fuoco. Dopo che qualche minuto la fiamma si propagherà lungo tutto il rametto e quelli vicini.
No alla plastica per accendere il camino
Purtroppo, quando sembra difficile avviare il camino, c’è chi utilizza la plastica per accendere il fuoco.
Questo materiale è altamente infiammabile e sciogliendosi in mezzo alla base di rametti e sui ceppi, prolunga la durata della fiamma, permettendo alla legna di ardere.
Ma è anche molto inquinante e nociva per l’ambiente e per la nostra salute, quindi, va assolutamente evitato l’utilizzo.
Accensione camino: promemoria utili
Se vuoi accendere il camino con facilità, devi anche sapere cosa è meglio non fare per cercare di far partire la fiamma.
Oltre ad evitare l’uso della plastica, ricorda di:
- Non bruciare prodotti in legno verniciato (genera gas nocivi);
- Non accartocciare giornali e cartoni, perché creano molta fuliggine;
- Non usare legna bagnata.
Inoltre, il legno migliore per accendere il camino è quello di ulivo, mandorlo o quercia, che mantengono a lungo la fiamma, e generano più calore e braci.
Ma ci sono tanti altri legni duri o teneri che puoi utilizzare come il faggio, il frassino e la noce, oppure, l’abete, il pioppo e il salice.