Come regolarsi nella scelta di una cucina in legno? E perché mai scegliere una soluzione di questo tipo per la propria abitazione? Innanzitutto va detto che un buon motivo per cui valga la pena scegliere una cucina in legno è dato dal fattore eleganza: se l’abitazione da prendere come punto di riferimento vuol fare propri concetti di calore, accoglienza e convivenza, ma anche di tradizione e organizzazione, questa è una scelta ottimale. Il legno infatti è un materiale versatile che ben si adatta a questo tipo di esigenze.
Tra l’altro, se il pavimento è rivestito in parquet e il resto della casa tende sui toni del mogano, ecco allora che una cucina in legno risulterebbe come il fiore all’occhiello della situazione!
Una cucina realizzata con questo materiale, a seconda poi della colorazione e della tipologia del legno stesso, si adatta senza alcun tipo di problema allo stile rustico, a quello vintage, allo shabby chic e a tanti altri stili ancora. Per cui è bene sapere che effettuare una scelta di questo tipo non significa necessariamente dover creare una casa in stile rustico, perché il legno si adatta alle esigenze più diverse, tenendosi alla larga solo ed esclusivamente dallo stile moderno, che come noto richiede materiali, colori e fantasie di tutt’altro genere. Ma qual è la varietà di legno migliore?
Non c’è un legno necessariamente migliore di un altro: la scelta va fatta semmai tenendo conto di diversi fattori. In linea di massima, per via delle tonalità e della praticità, in un contesto d’arredo si è soliti puntare sull’abete, sul rovere, sul larice e sull’olmo.
Al di là della tipologia di legno scelta, resta comunque il fatto che questo è un materiale che essendo “vivo” va trattato a dovere con il passare del tempo, per cui è di fondamentale importanza munirsi di prodotti specifici e di protezioni ad hoc che possano garantire un certo livello di protezione del materiale (soprattutto in caso di forte calore o umidità, che il legno tende a sopportare poco).