Secondo recenti studi, l’aria all’interno delle nostre case o dei nostri uffici è più inquinata di quella esterna. Questo è causato dall’inquinamento, soprattutto delle aree industrializzate, che penetra da fuori dentro gli habitat umani e ristagna. Ma non solo questo: i nostri arredi, come tappeti o cabinet, potrebbero avvelenare il corpo umano con sostanze chimiche come benzene, glicole etilenico e formaldeide. Quattro delle dieci sostanze chimiche principali emesse dagli arredi sono considerate pericoli abbastanza seri.
Come fanno i ricercatori a sapere che alcuni arredi emettono sostanze chimiche dannose? Tramite un semplice esperimento: inserire un mobile in una camera ermetica, realizzata in acciaio inossidabile e vetro, e monitorarne le emissioni per una settimana attraverso piccoli tubi con sensori.
In questo modo si può avere un quadro chiaro sui mobili che inquinano l’ambiente interno di case e uffici, in particolar modo sugli additivi chimici che vengono utilizzati durante la costruzione, a partire dal legno grezzo fino ad arrivare all’assemblaggio. Partendo da questo, si è arrivati ad una vera e propria certificazioni sugli arredi a bassissima emissione di agenti inquinanti.
Queste sono le certificazioni che si possono cercare e altre misure che si possono adottare per ridurre l’esposizione all’inquinamento dell’aria interna proveniente dagli arredi.
Controllare le certificazioni – E’ sempre conveniente cercare una certificazione di qualità per l’aria interna rilasciata da un ente o azienda privata.
Disimballaggio esterno – Disimballare i nuovi mobili all’aperto e lasciarli riposare per almeno una settimana. Se è possibile, effettuare un lavaggio a secco sempre all’aperto oppure in un garage. Aprire porte e finestre per far entrare aria fresca nella casa il più spesso possibile.
Dipingi prima – In caso di ristrutturazione della casa, bisogna dipingerla e lasciarla asciugare bene prima di installare mobili, moquette, parquet ecc. onde evitare che possano assorbire i fumi chimici della vernice. L’ideale sarebbe dipingere in periodi con temperature miti o calde in modo tale da lasciare aperte porte e finestre il più a lungo possibile.
Acquista l’usato – L’off-gasing di solito tende a diminuire col tempo; quindi acquistare mobili vecchi potrebbe essere la scelta ideale. Assicurarsi sempre che i prodotti che si vanno a comprare rispettino gli attuali standard di sicurezza ed evitare soprattutto che i mobili siano stati verniciati dopo il 1978, anno in cui venne vietata la verniciatura a piombo.
Evitare il truciolare – Il truciolato è un legno pressato e le colle utilizzate per contenere il materiale di cui è composto contengono spesso sostanze chimiche dannose come la formaldeide. L’ideale sarebbe trovare materiale costruito con legno ingegnerizzato, incapsulato con laminati, sigillanti o finiture per ridurre le emissioni.
Arredi non profumati – Molti prodotti sono disponibili in versioni profumate o non profumate. Quelli non profumati dovrebbero contenere meno sostanze chimiche.
Altri prodotti off-gasing – Altri prodotti usati frequentemente nelle abitazioni potrebbero essere off-gasing e causare inquinamento dell’aria interna; quindi bisogna considerare il potenziale inquinamento prodotto da nuova pavimentazione, vernice, adesivi, elettronica, cartongesso o materiale di isolamento nella casa.