Il marmo nero è un materiale pregiato e raffinato, dalla resa estetica molto elegante, particolarmente adatto negli ambienti di lusso.
Proprio la sua raffinatezza lo rende la soluzione ideale per realizzare pavimenti e rivestimenti in progetti di interior design moderni e/o contemporanei. Ad esempio, sono molto frequenti i bagni in marmo all’interno di hotel a cinque stelle e residenze di extra lusso.
Perché il marmo è nero?
La formazione del colore del marmo dipende dalla presenza di minerali specifici nella sua composizione. All’interno del marmo n.e.r.o, sono presenti minerali come la grafite, la pirite o la magnetite.
Ad esempio, il marmo nero assoluto spesso contiene granuli di pirite o altri minerali ferrosi che contribuiscono al colore nero intenso. La diversa composizione, influenzata anche da fattori ambientali, determinano quindi la colorazione e le sfumature del materiale.
Tipologie di marmo nero
Ogni marmo nero ha delle striature e degli effetti cromatici differenti, alcune tipologie sono caratterizzate da un colore uniforme, altre, da sfumature più o meno decise.
Le più note sono il marmo nero di Marquinia, il marmo nero Portoro e il marmo nero Tunisino. Vediamole nel dettaglio.
Marmo nero di Marquinia
Il marmo nero Marquinia prende il nome dalla regione spagnola di Marquina, da dove proviene originariamente. Questa pietra naturale viene estratta dalle cave della zona di Markina-Xemein, ha un colore nero particolarmente intenso.
Il fondo è compatto ed è attraversato da striature bianche o grigio chiare dalla forma irregolare. Queste sue caratteristiche lo rendono adatto a design moderni, può essere utilizzano sia in ambienti indoor che outdoor, in particolare, è sfruttato per pavimentazioni, scale, davanzali di porte e finestre, piani di lavoro per cucine. Può anche essere utilizzato per abbellire e decorare i camini e le piscine.
Marmo nero Portoro
Il marmo nero Portoro è un marmo nero tra i più pregiati, usato in passato per decorazioni ornamentali in ville e case di lusso e chiese.
Questo materiale è presente in molte ville imperiali appartenenti all’epoca romana, in diversi castelli e perfino a Versailles.
Il colore molto scuro è dato dall’ambiente marino in cui il materiale è maturato. Le sostanze organiche depositate sono quelle che gli donano il colore nero e le striature dorate o argentate, causate dall’ossidazione.
Marmo nero Tunisino
Il più noto è il marmo Sahara Noir, estratto dai Monti Jebel Aziz, nella Tunisia meridionale. È caratterizzato da venature bianche molto marcate e linee dorate.
È estratto dal terreno, ed è composto da diversi elementi come: petrolio fossilizzato, metallo ossidato e silicio. È il metallo a dare al marmo le striature oro che lo
contraddistinguono dalle altre tipologie di marmo.
Il marmo nero tunisino è molto utilizzato negli ambienti di lusso, viene trattato con una resinatura che lo rende ancora più forte e resistente. È venduto in blocchi o lastre ed è impiegato per realizzare tavoli e piani della cucina, oppure pavimenti e rivestimenti per le pareti, in particolare, nei bagni.
Marmo nero assoluto Zimbawe
Merita una considerazione a parte, il marmo nero assoluto Zimbabwe che, in realtà è composto da granito, una pietra di origine vulcanica che si forma a partire dal magma poi raffreddato sotto la crosta terrestre.
È un materiale molto apprezzato per la sua durezza e resistenza, caratteristiche che lo rendono idoneo a rivestire zone più soggette all’usura e gli spazi outdoor.
Inoltre, ha meno sensibilità all’azione corrosiva di sostanze come acidi e oli.
Quanto costa il marmo nero?
Il prezzo al metro quadrato del marmo nero dipende dalla tipologia scelta, può partire da un minino di 200 euro e superare i 900 euro.
Di seguito alcuni esempi di prezzo medio:
- Nero Marquinia: da 200 a 300 euro al metro quadro;
- Nero Assoluto: da 250 a 400 euro al metro quadro;
- Nero Zimbabwe: da 200 a 350 al metro quadro.
I prezzi possono essere influenzati anche da fattori di mercato, dalla disponibilità del materiale e da altri fattori economici. Inoltre, a questi importi bisogna aggiungere il costo della posa in opera.