Pavimenti in LVT: caratteristiche, vantaggi e pulizia

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I pavimenti in LVT rappresentano una vera e propria evoluzione dei pavimenti in PVC.

LVT è l’acronimo di “Luxury Vinyl Tile” ovvero “pavimento vinilico di lusso”. I pavimenti in LVT sono comparsi piuttosto di recente nel settore della pavimentazione: cerchiamo di conoscerne le peculiarità ed i vantaggi.

Com’è composto un pavimento in LVT?

Le lame o piastrelle in LVT sono costituite da ben quattro strati diversi. Lo strato più esterno, dunque il primo, è quello visibile e soggetto al calpestio. Ha uno spessore che va da 0,2 millimetri a 0,7 millimetri. La scelta di tale spessore dipende chiaramente dall’uso che si farà del pavimento.

Il secondo e il terzo strato sono quelli intermedi. Il secondo costituisce il piano decorativo ovvero la superficie su cui viene stampato l’effetto. Il terzo strato, invece, rappresenta il piano che fa da supporto ed è realizzato in vinile e fibra di vetro.

Il quarto e ultimo strato è quello che resterà nascosto una volta che il pavimento verrà posato ed è costituito da una sorta di spessore fonoassorbente.

Pavimenti in LVT: ecco quali sono le caratteristiche di questa pavimentazione

La principale peculiarità di un pavimento in LVT è quella di riuscire a ricreare in modo quasi perfetto i materiali di pregio, come il legno, la pietra e il marmo, oggi più impiegati nell’interior design. Non solo: i pavimenti in LVT garantiscono una spesa di gran lunga inferiore rispetto al vero parquet e alla vera pietra e si posano anche con estrema velocità e semplicità.

Il pavimento in LVT, a differenza di quello in PVC, è in cloruro di vinile ma appartiene alla categoria degli eterogenei: è cioè composto, come visto, da differenti strati in vinile e fibra di vetro. Rispetto alla tradizionale pavimentazione in PVC in Poli cloruro di Vinile, i pavimenti in LVT si distinguono per bellezza estetica, struttura e resistenza. Questa caratteristica li rende molto apprezzati per l’arredamento d’interni.

Quali sono i vantaggi di un pavimento in LVT?

I pavimenti in LVT presentano numerosi vantaggi in relazione a qualità, praticità e sicurezza.

Un pavimento in LVT è resistente all’acqua e all’umidità, quindi ideale per le superfici di stanze come il bagno e le cucine.

Può ricoprire vecchie pavimentazioni preesistenti usurate o danneggiate. È resistente al fuoco ed è antiscivolo. È igienico ed antibatterico. Non necessita di particolare manutenzione ed è semplice da posare. È gradevole al tatto e, altro vantaggio da non sottovalutare, è riciclabile al 100%.

Fonoassorbenza e antistaticità: ecco perché il pavimento LVT è confortevole

Rispetto ad una piastrella in ceramica o ad un tradizionale pavimento in PVC, un pavimento in LVT, ha interessanti qualità di fonoassorbenza: riesce ad attutire il rumore da calpestio garantendo allo stesso tempo una piacevole sensazione di calore.

Il pavimento in LVT è anche antistatico, non accumula quindi cariche elettriche in superficie, ecco quindi perché è ideale per rivestire la pavimentazione di uffici ed aree commerciali, oltre che di abitazioni private.

Come prendersi cura di un pavimento in LVT?

Prendersi cura di un pavimento in LVT è semplice. La sua manutenzione è molto veloce. Per la pulizia ordinaria occorre utilizzare semplicemente una scopa o un’aspirapolvere per rimuovere la polvere presente. Trattandosi di una pavimentazione idrorepellente, poi, è possibile utilizzare sulla superficie anche acqua e spazzolone. Bisogna però fare attenzione ad evitare di creare ristagni d’acqua ed è necessario anche utilizzare esclusivamente detergenti non aggressivi e privi di alcool. L’alcool infatti potrebbe a lungo andare modificare la formula chimica del cloruro di vinile, rovinando chiaramente la pavimentazione in LVT.