La posa del pavimento su pavimento esistente permette di ridurre i tempi e i costi per la realizzazione del nuovo rivestimento, ma è sempre possibile sovrapporre il nuovo sul vecchio? In realtà, devono esistere determinate condizioni.
Rivestimenti in ceramica, PVC, laminato, oppure, parquet in legno o pavimento in resina, tutti possono essere sovrapposti. Il metodo di posa è differente per ognuno, ma tutti necessitano della verifica preliminare del pavimento esistente.
Pavimento sopra pavimento: verifica del supporto
Come prima cosa, bisogna conoscere la tipologia di pavimento presente all’interno dell’abitazione.
Le case costruite tra gli anni ’50 e gli anni ’70, hanno la pavimentazione realizzata in lastroni di marmo; quelle tra gli anni ’60 e ’80 in graniglia, ovvero, cemento impastato con pezzi di marmo.
Sono due tipi di pavimento molto resistenti, compatti e durevoli, ma anche abbastanza pesanti. A differenza delle piastrelle in monocottura, lastroni e graniglia sono posate senza distanziatore, queste le rende il supporto ideale per sovrapporre un nuovo pavimento.
Successivamente, sono comparse le piastrelle bicottura, molto decorate ma anche molto delicate, e per questo, non particolarmente indicate per la sovrapposizione.
Negli anni ’90 sono iniziate a diffondersi le piastrelle in monocottura, il pavimento realizzato con questo materiale è molto resistente, ma il problema principale è la planarità.
Soprattutto ai giorni nostri, che vengono utilizzati formati grandi e listoni lunghi per realizzare i pavimenti, con tolleranza alla planarità inferiore ai monocottura del passato.
Un altro problema è che le piastrelle monocottura hanno bordi molto arrotondati e delle fughe larghe, il che potrebbe richiedere la stesura di un autolivellante come fondo.
Se invece la casa ha un parquet in legno, si potrebbe pensare di ripristinarlo e ridagli la bellezza iniziale. In caso contrario, andrà eliminato, perché non è adatto alla sovrapposizione.
Posare pavimento su pavimento esistente: requisiti del supporto
Per scegliere un pavimento da mettere sopra al vecchio, quindi, bisogna prima controllare che esistano determinate condizioni. Vediamo quali.
- Planarità: indica l’assenza di irregolarità su una superficie. Si verifica con un regolo o staggia di 250 cm; le tolleranze sono di +/- 5 mm per materiali come ceramica o legno. Se non conforme, si richiede uno strato di livellamento. La colla può compensare dislivelli fino a 4/5 mm.
- Integrità: il vecchio rivestimento deve essere privo di parti danneggiate o di fessure e ben ancorato.
- Asciugatura: non deve esserci presenza di acqua o condensa, causate da umidità di risalita.
- Compattezza: il pavimento deve essere ben saldo e omogeneo.
- Resistenza: bisogna controllare che non ci siano lesioni o rotture, perché indicherebbero una minore resistenza meccanica del materiale.
Non bisogna mai incollare un nuovo rivestimento su un pavimento danneggiato o utilizzare un materiale più pesante di quello sottostante.
È molto importante verificare tutti questi requisiti prima di procedere con la posa del nuovo pavimento sul vecchio, per evitare problemi futuri.
Cosa fare se ci sono difetti sul vecchio pavimento?
La presenza di uno o più problemi sul vecchio supporto non comporta, automaticamente, la demolizione e la ricostruzione del nuovo. In molti casi è possibile effettuare dei piccoli interventi per correggere i difetti e poi procedere alla sovrapposizione.
Ad esempio, si può utilizzare un sottofondo livellante, usare un promotore di adesione, procedere alla posa di membrane anti-frattura. La scelta dipende dalle condizioni del vecchio pavimento e dalle valutazioni fatte dall’impresa edile.
Pavimento su pavimento esistente: le porte
Installare il nuovo pavimento su quello esistente è sicuramente una soluzione pratica per rinnovare gli spazi senza rimuovere il materiale già presente, ma bisogna prestare attenzione all’altezza delle porte.
Con l’installazione di un nuovo strato di rivestimento, l’altezza del pavimento aumenta e questo può impedire la corretta apertura e chiusura delle porte.
Se sul vecchio rivestimento non ci sono problemi di solidità e planarità va calcolata all’altezza corrente lo spessore delle piastrelle e la colla.
Ad esempio, le piastrelle in gres porcellanato da 45×45 o 60×60 sono spesse 1 cm, aggiungendo la colla, si raggiungono gli 1,5 o i 2 cm.
La soluzione potrebbe essere ridurre l’altezza delle porte o modificare le loro soglie per garantire il corretto funzionamento e mantenere un aspetto estetico gradevole.
Quanto costa posare un nuovo pavimento sul vecchio?
Se decidi di sovrapporre devi calcolare i costi per la posa in opera del pavimento e la fornitura delle nuove piastrelle.
Ecco alcuni prezzi indicativi:
- 8 €/mq per l’autolivellante (parziale o totale);
- 30 €/mq forniture nuovo pavimento;
- 35 €/mq posa nuovo pavimento
Il costo totale è di quindi 73€ al mq per incollare il nuovo pavimento sul vecchio rivestimento.
Un bel risparmio tenendo conto che per demolire, smaltire e poi ricostruire un nuovo pavimento, il costo medio è di circa 125/130€ al mq.