Sostituzione della caldaia con la pompa di calore: conviene?

Molte persone pensano alla sostituzione della caldaia con la pompa di calore come scelta per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e ridurre l’impatto ambientale.

La pompa di calore utilizza fonti rinnovabili per riscaldare e rinfrescare gli ambienti domestici, offrendo tanti vantaggi anche da lato economico, ma è sempre conveniente questo passaggio? Facciamo chiarezza.

Le pompe di calore sono la scelta giusta?

Le pompe di calore si rivelano un’opzione conveniente e le ragioni sono molteplici, ma quella più importante deriva dalla loro grande efficienza, perché capaci di produrre da 3 a 5 kWh di energia termica per ogni kWh di energia elettrica utilizzata, rendendole particolarmente efficaci dal punto di vista energetico.

Ma come funziona? Un dispositivo trasferisce calore da una fonte a bassa temperatura (come l’aria esterna, il suolo o l’acqua) a un ambiente interno, riscaldandolo, il tutto basandosi su un ciclo di compressione ed espansione del refrigerante.

Nella fase di compressione, il refrigerante assorbe calore dalla fonte esterna e lo trasporta all’interno e qui, attraverso la condensazione, rilascia il calore nell’ambiente da riscaldare. Il ciclo si ripete continuamente, rendendo la pompa di calore efficiente poiché utilizza poca energia elettrica per spostare grandi quantità di calore.

Dal punto di vista economico, installare una pompa di calore vuol dire risparmiare in bolletta, perché si ottiene una riduzione dei costi di riscaldamento intorno al 45%-50%, che aumenta se si abbina anche un impianto fotovoltaico.

Poi, come accennato in precedenza, la pompa di calore è una scelta sostenibile, perché riduce le emissioni di CO2 nell’aria, un fatto per niente trascurabile.

Sostituire caldaia con pompa di calore: gli svantaggi

Nel passaggio da caldaia a pompa di calore ci sono delle cose da considerare, in primis i costi iniziali che, nonostante i tanti incentivi a disposizione, restano molto alti. È un investimento importante che richiede diversi anni per essere ammortizzato.

C’è poi da valutare il clima: le pompe di calore perdono in prestazioni in condizioni climatiche estreme. In regioni con inverni molto rigidi è possibile che l’efficacia venga compromessa, a meno che non si acquistino dei modelli progettati appositamente per sostenere temperature particolarmente basse.

Sono da valutare anche gli impianti esistenti, non sempre la pompa di calore è adattabile alle soluzioni di riscaldamento già presenti nell’abitazione, il che comporta ulteriori costi di adeguamento, che possono raggiungere cifre molto elevate.

Altra difficoltà risiede nell’indisponibilità di spazio per alloggiare unità interne ed esterne, è bene valutare con attenzione le dimensioni prima di decidere se procede o meno alla sostituzione della caldaia.

Le pompe di calore ibride

Una soluzione che può mitigare tutti gli svantaggi sopracitati è quella di scegliere delle pompe di calore ibride, ovvero, dei sistemi che combinano la tecnologia della pompa di calore a quella di una caldaia a condensazione.

Questi dispositivi sfruttano l’efficienza della pompa di calore per riscaldare l’ambiente e l’acqua sanitaria quando le condizioni climatiche sono sfavorevoli, riducendo i consumi energetici.

Ad esempio, quando le temperature esterne sono troppo basse, la pompa di calore perde di efficienza, ed è qui che interviene la caldaia tradizionale, con un passaggio automatico in base alla necessità del momento.

Quanto costa installare una pompa di calore al posto della caldaia?

Per aiutarti ad avere un’idea, devi sapere che un appartamento di dimensioni medie necessita di una pompa di calore del costo di 3.500-4.000 euro, cifra che include anche la manodopera.

In un condominio, invece, sostituire la caldaia centralizzata con una pompa di calore richiede minimo 15.000/18.000 euro.

L’investimento iniziale è molto alto ma è possibile abbatterlo con la detrazione del 65% offerta dall’Ecobonus, distribuita su 10 anni per chi acquista la pompa di calore entro la fine del 2024.

Inoltre, c’è il Conto Termico erogato dal GSE sul conto corrente di chi fa richiesta entro 60-90 giorni successivi all’installazione.

Per avere maggiori informazioni e dei costi più precisi, ti consigliamo di contattare una ditta specializzata per fare effettuare un sopralluogo e ottenere un preventivo dettagliato.

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