Terrazzo e lastrico solare sono termini che indicano concetti diversi: spesso vengono confusi e usati in modo improprio.
Le espressioni terrazzo e lastrico solare non possono essere utilizzate in modo indistinto. Nonostante, infatti, in generale indichino entrambi la parte più alta di un edificio, ovvero quello spazio che fa da copertura ai piani sottostanti, terrazzo e lastrico solare, o solaio, sono differenti dal punto di vista edilizio-urbanistico. Terrazzo e lastrico solare in modo più specifico, indicano due opere edilizie diverse tra loro lato strutturale, ma anche lato estetico e di utilizzo.
Riferirsi, quindi, a lastrico solare o terrazzo non è un esercizio di stile, ma assume un significato di primaria importanza per ciò che riguarda l’utilizzo del bene nonché la sua rilevanza in ambito edilizio.
Che cos’è il lastrico solare o solaio di copertura?
Il lastrico solare, altrimenti detto solaio di copertura, è quella parte di un edificio che nonostante sia praticabile e piana dal punto di vista strutturale, è semplicemente un tetto, ovvero una protezione per gli ambienti che si trovano al di sotto.
I lastrici solari sono a servizio comune dei proprietari a differenza delle terrazze che invece possono essere accessibili a tutti i condomini oppure privati e quindi utilizzabili in modo esclusivo dagli inquilini che vivono all’interno degli appartamenti ad esso collegati.
Che cos’è, invece, il terrazzo?
Il terrazzo costituisce, a differenza del lastrico solare, una copertura praticabile e piana, che è caratterizzata però dalla delimitazione di ringhiere, balaustre o muretti. Questi elementi apparentemente semplici racchiudono proprio la fondamentale differenza che intercorre tra terrazzo e lastrico solare, in quanto il terrazzo, appunto come vero e proprio spazio abitativo esterno, risulta essere accessibile, fruibile, agibile in sicurezza.
In terrazzo, a differenza ciò che avviene in un solaio, è infatti possibile affacciarsi, realizzare un piccolo o grande spazio outdoor comodo e funzionale, che, come spiegato, può essere privato, in caso di villetta o abitazione singola, o in condivisione, nel caso per esempio si tratti di un condomino.
Secondo quanto enunciato dal TAR Lazio, Roma, sez. II, set. 4 aprile 2016, n. 4043 “mentre il lastrico solare, al pari del tetto, assolve essenzialmente la funzione di copertura dell’edificio, di cui forma parte integrante sia sotto il profilo meramente materiale, sia sotto il profilo giuridico, la terrazza è invece costituita da una superficie scoperta posta al sommo di alcuni vani e nel contempo sullo stesso piano di altri, dei quali forma parte integrante strutturalmente e funzionalmente, nel senso che per il modo in cui è realizzata, risulta destinata non tanto a coprire le verticali di edifici sottostanti, quanto e soprattutto a dare un affaccio e ulteriori comodità all’appartamento cui è collegata e del quale costituisce una proiezione verso l’esterno”.
È possibile trasformare un lastrico solare in terrazzo?
La trasformazione strutturale e funzionale di un lastrico solare in terrazzo richiede degli interventi edilizi talvolta anche piuttosto consistenti i quali non possono essere nel modo più assoluto, abusivi. Tale modifica è possibile solo se subordinata ad un Permesso di Costruire. La trasformazione di un lastrico solare in terrazzo, infatti, come è deducibile, porta ad un incremento piuttosto rilevante della cosiddetta Superficie Utile Residenziale, in quanto va a determinare una proiezione dello spazio abitativo fruibile verso la parte esterna.
Il TAR Catanzaro n. 1353/2021, ha stabilito che “la sola posa di una pavimentazione su un lastrico solare già precedentemente accessibile, senza l’apposizione di ringhiere, parapetti o altre strutture, non può essere considerata un intervento di trasformazione da lastrico solare a terrazzo, non mutando la sua destinazione di utilizzo, stante l’inesistenza di altri manufatti che ne evidenzino la destinazione all’utilizzo per la presenza stabile di persone”.
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