Di stili di arredamento se ne vedono tanti in giro, e tra i tanti, l’Urban Jungle è sicuramente uno dei più originali. Questo stile può indubbiamente lasciare perplessi, ma può anche conquistarvi all’istante. A differenza di molti altri stili, questo è talmente tanto particolare che difficilmente lo si riesce ad apprezzare in parte: o lo si detesta, o ce se ne innamora. Poi chiaramente c’è chi riesce a guardarlo “con un occhio si e uno no”, ma quel che è certo è che l’Urban Jungle è un “qualcosa” che divide.
Al di là di come la si pensi, si tratta di uno stile fortemente incentrato prima di tutto sulle piante, e poi anche sui colori chiari (verde e bianco sopra tutti gli altri). Di conseguenza già da questi primi dati potreste capire se fa per voi oppure no, anche perché privarsi delle piante o dei colori chiari significa aver svuotato nei fatti la natura stessa dell’Urban Jungle! A dire il vero, però, non sono solo queste le fondamenta su cui si regge questo stile: altro punto essenziale, infatti, è dato dai materiali che normalmente chiamano in causa tutto ciò che saremmo soliti porre all’esterno.
Ciò significa che se in una casa “classica”, materiali come legno, pietra e rattan sono presenti solo in parte perché messi solitamente nella zona outdoor, nell’Urban Jungle, invece, questi materiali permeano anche gli ambienti indoor (l’unica eccezione vale per il legno, che viene appunto inserito trasversalmente sia negli spazi esterni che negli spazi interni alla casa). Insomma, a grandi linee possiamo dire che l’Urban Jungle vi fa mettere in casa quei materiali che pensereste siano appannaggio del giardino o della veranda.
Per quanto riguarda le pareti, invece, l’Urban Jungle è solito ricorrere come dicevamo a dei colori tendenti al chiaro, ma ultimamente anche una carta da parati che presenti texture stilizzate (con motivi vegetali o stampe esotiche) sembra andare forte. Che si scelga la pittura o che si scelga la carta da parati, non fa differenza: ciò che importa per l’Urban Jungle è proporre uno stile che andava molto negli anni ’50. Tutto qui!